Mamma del Carmine, uhhhh, ci vuole proprio
paCienza con la
suscettibilità dei napulitani. Non puoi sbattere loro in faccia la
realtà millenaria che si
pigliano collera come se uno avesse detto una cosa distante anni luce dalla realtà. I fatti sono questi: in un'intervista sulla città di Napoli i
fratelli Coen hanno dichiarato il loro amore per la città dichiarandosi sorpresi per la frenesia che regna in città, "
che casino, corrono tutti". Il redattore ha aggiunto una nota,
satirica, che spiegava il motivo di quella frenesia:
"corrono tutti a causa degli scippi". Embé? E allora?
A noi ci pare oggettivamente corretto. E vi sHpieghiamo pure il perché.
I Coen hanno detto pure che "
annapoli fanno tutti fitness". Non è assolutamente vero: fitness o'cazz! (
Vabbuo', che volete, so' gli occhi del turista) Quelli
annapoli tengono tutti la panza perché
si abboffano di raù e purpett professando -come se non bastasse- abitudini alimentari talmente scorrette che la propaganza nazista, al confronto, è la bibbia dei manuali di volo sui quali ogni apprendista pilota butta il sangue. Il
piccolo Lucio, canta, infatti,
canzoni del cazzo incitanti
l'abuso di merda. Ed è vero o non è vero che annapoli se non ti fai
ciuotto ciuotto tieni qualche malattia?
A parte il fatto che ai Coen, statunitensi,
piace quel cazzo di folklore che fa tanto
esotico e con questo ci riferiamo al vero concetto di "diverso dal solito" (da
exoticus,
ex- proveniente dall'esterno, straniero), sorto con la nascita del
turismo come piacere quindi non quello dei paesi esotici intesi come paesi caldi, ignoranti del cazzo).
InZomm', quella novità che si trova nel disordine, in un
parco auto fermo al 1987 e nei clacson isterici che magari troveremmo pure noi andando a
Kolkata. Ma ok, trattandosi di un'intervista sull'argomento Naples che cazzo dovevano dire? "
Ci fa cagare?" E' lo stesso concetto del leccaculismo del gruppo rock famoso che in tournée scrive il nome della città in cui si sta esibendo sul retro della chitarra. Un poco di nastro adesivo e la frase "
*città in cui ci stiamo esibendo* we love you" è salva (e garantisce tanto amore da parte dei
redneck ivi presenti). InZomma, avit capit'? Ma ora il colpo di grazia.
Veniamo al tema centrale, ovvero
l'atto della corsa, del correre.
E' ovvio e risaputo che gli scippatori sono costretti a correre per non farsi pigliare dai uardi.
La vittima, pur'ess', se vuole scampare allo scippo deve correre per mettersi in salvo. O no? Vi risulta?
Il fenomeno dello "scippo" per antonomasia è o non è napoletano? Ci trovate un parallelo con il detto africano della sfaccetta di gazzella che, se non vuole finire sbranata dal leone, deve correre più veloce di quest'ultimo? Siiiiiiiin'! Embé allor che andate truann'? Dite piuttosto che siete permalosi..i ch' pesantezz' ogni volta ci sta una
sollevatione popolare per una verità che brucia più di uno scippo sub
ìto se non si è corso più del proprio scippatore...eh ma quell' dev'essere colpa delle
braciole ripiene che si sono
inchiommate sullo stomaco...
Etichette: a napoli è meglio essere chiattoni, annapoli si corre, buttare il sangue, concetto di esotico, fratelli Coen, Kolkata, napoletani permalosi, napoli corre, piccolo Lucio, redneck, rettiliani, scippi e rapine
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